Misticeti

I cetacei più grandi fanno parte della famiglia dei misticeti; oltre ad avere la mole più grande tra gli esseri viventi,il capo rappresenta quasi 1\3 del corpo e la bocca è priva di veri e propri denti sostituiti da lamine cornee filamentose chiamate fanoni con le quali si nutrono di plancton. Questi fanoni fanno da filtro in grado di trattenere il cibo ed espellere il materiale non commestibile. Questi grandi cetacei necessitano di abbondante plancton che si trovano nelle acque fredde di Antartide ed Artico. I misticeti si dividono in 3 famiglie:balenidi,escrictidi e balonotteridi. I primi comprendono i cetacei più grandi con corpo tozzo,capo sviluppato e mascelle incurvate;se ne conoscono 3 generi e 5 specie. La balena boreale è la più nota delle balene;non ha la pinna dorsale,raggiunge quasi i 20 metri di lunghezza e il capo rappresenta quasi i 2\5 del corpo;è stata perseguitata per secoli e solo da pochi anni il numero si è accresciuto grazie alle protezioni adottate. Il genere eubalaena (secondo genere della fam.balenidi) è composto dalla:balena glaciale,balena australe e balena del Giappone. La prima è di aspetto e dimensioni simili alla balena boreale con la sola differenza che il capo è più corto e le mandibole meno arcuate. Quella del Giappone è un po’ più grande mentre quella australe ha dimensioni intermedie. Sia la balena glaciale che quella del Giappone sono presenti nell’Atlantico e nel Pacifico mentre quella australe nell’Antartide e tra Nuova Zelanda e Australia. La più piccola dei balenidi appartiene al genere neobalaena e si chiama balena polare pigmea ed è lunga circa 6 metri. La si trova nelle acque meridionali e unica tra le balene a possedere una piccola pinna dorsale ricurva all’indietro. La balena grigia è l’unica rappresentante della famiglia dei escictidi;la pinna dorsale è assente e la si trova tra Oceano Pacifico e Mare di Bering. E’ lunga circa 15 metri e compie lunghe migrazioni tra una stagione e l’altra. Anche questa specie è attualmente protetta. I più grandi cetacei fanno parte della famiglia dei balenotteridi. Hanno capo più corto e più diritto delle balene. Hanno la pinna dorsale,pinne più sviluppate e lo strato di grasso è meno speso,tutte caratteristiche che consentono a questi colossi di toccare anche 50 km all’ora. Si cibano in modo diverso delle balene:procedono sempre a bocca semiaperta filtrando con i fanoni l’acqua mentre le balenottere ingoiano tutto e poi sputano la parte non commestibile. La più famosa di tutte è la balenottera azzurra che con i suoi 33 metri di lunghezza e 130 tonnellate di peso è l’animale vivente più grande al mondo. E’ stata cacciata per molti decenni cosa che ha ridotto notevolmente il numero degli esemplari ma per fortuna anche questa specie ora è protetta. Le femmine partoriscono un solo piccolo dopo un anno di gestazione;l’aspettativa di vita è di massimo 30 anni. Conosciamo 4 specie di balenottere:quella comune,presente in tutto il mondo,quella boreale,leggermente più piccola delle altre e presente nei mari settentrionali,quella di bryde,lunga circa 13 metri e presente nei mari tropicali e quella rostrata che è la più piccola essendo lunga meno di 10 metri e pesante circa 1500 kg;le balenottere più piccole sono ittiofaghe. La balenottera comune è lunga fino a 21 metri e la si trova anche nel mediterraneo,si ciba di crostacei,pesci (merluzzi,aringhe e sgombri)e di cefalopodi. Quando emerge questa balenottera lo fa in posizione obliqua ed emette 5 o 6 zampilli alti fino a 9 metri. Le immersioni durano massimo 8 minuti con punte di mezz’ora e arrivano circa a 200 metri di profondità. Si muovono in gruppi di 6\12 esemplari e nelle aree dove il cibo è maggiore toccano anche i 100 esemplari. I maschi sono più numerosi delle femmine anche se queste ultime sono più grosse;si accoppiano in posizione ventrale e la femmina partorisce dopo circa 1 anno;il cucciolo può pesare fino a 2000 kg ed essere lungo circa 7 metri e grazie all’assunzione di 70 kg di latte al giorno cresce in media di 53 kg al giorno. Spesso muoino arenandosi soprattutto a causa degli inseguimenti ai branchi di pesci che le portano verso fondali troppo bassi. La morte è dovuta a soffocamento a causa del peso e dello shock.





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