Gasterosteiformi

 

 

Lo spinarello fa parte della famiglia dei gasterosteidi ed è diffuso anche in Italia; vive in tutte le regioni fuorché in Lombardia, Piemonte  e in Sicilia. Deve il suo nome al fatto di possedere robusti raggi spinosi sul dorso e sul ventre che però non pungono come armi di difesa: sul dorso, in particolare, sono anche erettili; la coda ha profilo triangolare.La colorazione dello spinarello è molto variabile, per la maggior parte dell’anno è di un colore verde marroncino  con addome argenteo molto mimetico, ma all’epoca della riproduzione i maschi diventano verde blu sul dorso e rosso fuoco sul ventre.Di questa specie esistono popolazioni migratorie ma anche sedentarie, come i banchi che passano l’inverno sulle coste del mare del Nord e a primavera si spostano risalendo i fiumi, ove scelgono le zone per la deposizione delle uova.Il comportamento di questo pesce è stato molto studiato da numerosi etologi per la sua interessante complessità: al momento del corteggiamento il maschio costruisce una specie di nido “tunnel” sul fondo che tappezza con vegetazione acquatica, tenuta insieme da una sostanza collosa, prodotta dai reni e depositata con ripetuti passaggi del pesce sul nido; difende poi il proprio nido con accanimento contro qualsiasi possibile rivale.  Subito dopo che una femmina depone le uova nel luogo preparato (circa un centinaio), il maschio emette lo sperma per fecondarle e successivamente allontana anche la femmina. Ma le uova non restano abbandonate perché è il maschio ancora che se ne prende cura, facendo circolare continuamente l’acqua nel nido mediante il movimento delle pinne pettorali, cosi da garantire un apporto sufficiente di ossigeno. Dopo circa una decina di giorni le uova si schiudono e nascono i piccoli .

L'ordine dei Gasterosteiformi comprende pesci con mascella inferiore protrattile e  processo ascendente del premascellare ben sviluppato. Ossa pelviche non articolate con il cleitro. Assenza di orbitosfenoide. Presenza di ossa circumorbitali: lacrimale, nasali e parietali. Secondo suborbitale collegato con il preopercolare. Vescica natatoria priva di dotto pneumatico. Il gruppo è formato da circa 59 specie suddivise in cinque famiglie: Aulorhynchidae, Gasterosteidae, Hypoptychidae, Indostomidae e Pegasidae. Molte specie sono eurialine, anche se esistono popolazioni che vivono stabilmente in acqua marina o in acqua dolce. Una sola famiglia è rappresentata nelle acque interne europee.La famiglia degli aulostomidi comprende un solo genere;I membri di quest'ordine hanno tipicamente una forma allungata ed una bocca a tubo con la parte terminale priva di denti, che utilizzano per risucchiare le piccole prede di cui si nutrono. La locomozione è resa possibile dall'uso delle pinne pettorali e dal movimento ondulatorio del corpo. La coda a ventaglio è utilizzata come timone. Facilmente visibile l'Aulostoma Chinensis. Sono infine pesci tipicamente gregari e diurni. Il gruppo dei singnatidi è costituito da circa 200 specie, diffuse nelle acque costiere di tutto il mondo, a profondità non superiori ai 150 metri; fanno eccezione poche specie, tra cui Hippocampus ramulus e Syngnathus pelagicus, adattati all’ambiente ricco di alghe fluttuanti del mar dei Sargassi. Numerosi anelli ossei corazzano la pelle di questi piccoli pesci, che spesso presentano anche colorazioni mimetiche vivaci. Le pinne, di dimensioni ridotte, hanno raggi molli. Caratteristica comune a tutti i membri della famiglia è la modalità di incubazione delle uova: il maschio le porta all’interno di una tasca cutanea addominale fino al momento della schiusa. I generi più comuni del gruppo sono Syngnathus e Nerophis (pesci ago) e Hippocampus (cavallucci di mare).





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