Stuzioniformi

 

L’unica specie vivente appartenente all'ordine degli Struzioniformi è lo struzzo; è considerato il più grande uccello vivente grazie ai suoi 2 m e mezzo di altezza e 130 chili di peso. Possiede un lungo collo e una testa molto piccola, il piumaggio del maschio è nero con coda e ali bianche; quasi tutto il collo, la testa e le zampe sono nude e il colore di queste parti varia tra le diverse sottospecie. Possiedono lunghe ciglia che gli donano uno sguardo molto dolce . Possiede un dito sviluppato munito di una grande unghia che utilizza sia per attaccare che per difendersi. Oggi se ne conoscono cinque sottospecie; lo struzzo della Siria e ormai estinto; lo struzzo masai è presente nei parchi nazionali del Kenya e della Tanzania mentre lo struzzo somalo vive lungo i fiumi della Somalia; lo struzzo australe vive nella savana. L’organizzazione sociale varia in base all'ambiente in quanto lo struzzo può vivere sia nelle zone desertiche che nella savana; solitamente vive in gruppi di sei individui e qualche volta si possono incontrare anche dei maschi solitari mentre nelle savane in gruppi toccano 50 esemplari. Sono abilissimi corridori. I suoi nemici naturali sono i leoni e le iene mentre gli sciacalli sono grandi divoratori delle uova. Hanno una vista molto sviluppata, la loro dieta è costituita da frutti, germogli, semi e piccoli animali. Come tanti uccelli anche gli struzzi ingurgitano pietrisco per frantumare i cibi duri.

Sono uccelli poligami e ogni maschio ha un harem di 5 femmine al massimo. Il nido è formato da una buca scavata dove le femmine depongono le uova e solo la favorita può rimanere lì vicino per dare il cambio al maschio nell’incubazione che dura fino ad un mese e mezzo. Prima che si schiudano vengono fatte rotolare in buche vicine per favorire le nascite. Sia il maschio che la femmina difendono strenuamente le uova. I piccoli appena nati sono già capaci di mangiare da soli e correre velocemente. Il corteggiamento consiste in danze effettuate dal maschio;questo uccello è l’unico ad avere un organo sessuale estroflessibile. Quando si accoppia allontana sia i piccoli che le altre femmine.





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